Visita guidata di Rimini

L’antica Ariminum

Rimini è un’antica città romana, Ariminum, che ancora oggi conserva importanti monumenti risalenti a quell’epoca. L’odierna Piazza Tre Martiri, posta all’incrocio tra l’antico cardo e il decumano, era la sede dell’antico foro romano. Qui, Cesare, dopo aver varcato il Rubicone e aver pronunciato la celebre frase “Alea iacta est” (il dado è tratto), radunò le sue truppe.

Arco di Augusto e Ponte di Tiberio

Percorrendo l’antico Decumano, oggi Corso d’Augusto, si giunge da un lato all’Arco d’Augusto e dall’altro al ponte di Tiberio, detto anche ponte del diavolo!
L’Arco di Augusto è il più antico arco esistente dell’epoca romana. Risale al 27 a.C. e fu collocato alla fine della Via Flaminia. Il Ponte di Tiberio, costruito tra il 14 e il 21 d.C., è un capolavoro di architettura romana. E’ detto anche il ponte del diavolo, per un’antica leggenda legata all’imperatore Tiberio, che scoprirete durante la visita guidata. Dal Ponte di Tiberio partivano la Via Emilia e la via Popilia-Annia.

Domus del Chirurgo

A ricordare l’importanza della città di Ariminum vi è anche la Domus del Chirurgo (II-III sec. d. C.), che conserva un importante apparato di mosaici. Qui sono stati rinvenuti alcuni preziosi strumenti medici dell’epoca, tra cui il “Cucchiaio di Diocle”, ritrovamento unico al mondo, utilizzato per estrarre le punte di freccia dalla carne sui campi di battaglia.

Rimini Malatestiana

Passeggiando per Rimini, si notano anche importanti monumenti rinascimentali. Sono monumenti risalenti alla Signoria dei Malatesta, che dalla fine del ‘200 all’inizio del ‘500 governò Rimini. Fu Sigismondo Pandolfo Malatesta a lasciare l’impronta più significativa in città. A lui si deve la costruzione di Castel Sismondo (XV sec.), rocca munitissima e anche palazzo adatto alla vita comoda di una corte signorile. Alla costruzione del Castello partecipò anche Filippo Brunelleschi.

Ma il capolavoro indiscusso della città di Rimini e di Sigismondo è il Tempio Malatestiano. Sigismondo Malatesta, su progetto di Leon Battista Alberti, fece trasformare la chiesa di San Francesco, in un’ opera rinascimentale. Alla decorazione della chiesa partecipò anche Piero della Francesca. Il Tempio Malatestiano si configura così come luogo d’incontro tra due delle più grandi personalità del Rinascimento italiano.

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